Giuseppina Torregrossa

             è nata a Palermo il 21 agosto 1956. Si è laureata in medicina e chirurgia conseguendo poi la specializzazione in ginecologia e un dottorato di ricerca in perinatologia. Ha lavorato alla clinica ostetrica del policlinico Umberto I di Roma e si è occupata attivamente, tra le altre cose, della prevenzione e cura dei tumori al seno: è vicepresidente del Comitato romano dell’Associazione per la lotta ai tumori al seno (ALTS) e responsabile del programma di prevenzione dei tumori dell’apparato riproduttivo nelle carceri femminili di Rebibbia e di Termini Imerese.

Si occupa di divulgazione scientifica collaborando con molti quotidiani e riviste ed è impegnata nel volontariato.

Ha esordito come scrittrice nel 2007 con il romanzo L’assaggiatricementre nel 2008 ha vinto il premio opera prima “Donne e teatro” di Roma con il monologo teatrale Adele”. Nel 2009 ha pubblicato Il conto delle minne, nel 2011 Manna e miele, ferro e fuoco, nel 2013 “La miscela segreta di casa Olivares”, nel 2014 A Santiago con Celeste, nel 2015 Il figlio maschio, nel 2017 Cortile nostalgia, nel 2021 Al contrario e nel 2023 La Santuzza è una rosa.

Ha pubblicato inoltre la serie di gialli con protagonista Marò Pajno, Panza e prisenzadel 2012, Il basilico di Palazzo Galletti del 2018 e Il sanguinaccio dell’immacolata del 2019.

Su questo blog trovi la recensione del suo libro A Santiago con Celeste”.

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