Sulle ali degli amici
di Pietro Del Soldà
anno di pubblicazione: 2020
casa editrice: Marsilio NODI
CONTENUTO
Il percorso che l’autore compie nelle pagine di questo libro accompagna in una serie di considerazioni sull’amicizia passando attraverso il pensiero di vari filosofi che ne hanno parlato contestualizzandolo alla loro epoca e agli elementi di maggiore rilievo nelle rispettive società.
Così attraverso il pensiero di Socrate, Aristotele, Montaigne e altri pensatori e filosofi, avvicinandosi via via ai giorni nostri, il libro analizza vari aspetti dell’amicizia riflettendo su cosa sia, come può essere definito un amico, quale ruolo può avere nella nostra vita, qual è il suo valore. In questo percorso il concetto di amicizia si intreccia anche con altri aspetti della vita e attraverso le varie considerazioni, in parallelo al pensiero dei vari personaggi messi in gioco, vengono avanzate ipotesi su quale sia ad esempio il nesso tra “bello” e “amicizia”, sulle difficoltà che possono nascere quando questa si scontra con la quotidianità, sulla sua collocazione all’interno dell’universo e la necessità di rimanere in armonia con esso forse anche attraverso il rapporto tra amici.
I pensieri e le considerazioni trattate nel libro toccano comunque molti punti e finiscono anche con il definire ad esempio, attraverso Aristotele, livelli differenti di amicizia, ognuno con il proprio valore e le proprie caratteristiche.
Ma qual è il fine dell’amicizia? Come si inserisce nella società e nella vita politica? Può esistere e come può essere considerata l’amicizia tra padre e figlio? E nell’epoca dei social network e della messaggistica quale ruolo assume questo sentimento? E che cosa succede all’amicizia con la distanza? Ecco che quindi l’autore riprende anche i racconti di Álvaro Mutis, che attraverso il suo personaggio, Maqroll*, parla di un’amicizia che va oltre la distanza e l’assenza rimanendo sempre viva e pronta a riaccendersi come un fuoco appena le persone coinvolte si incontreranno di nuovo, riprendendo ogni cosa come se non si fossero mai allontanate.
“…ciò che l’uomo buono prova rispetto a sé, lo prova anche rispetto all’amico: l’amico è, infatti, un altro se stesso”
(Aristotele)
* CURIOSITA’ _ Da questi racconti prese spunto Fabrizio De Andrè per la sua “Smisurata preghiera” nella quale definisce Maqroll il disobbediente che “viaggia in direzione ostinata e contraria”.
RECENSIONE
Con questo libro l’autore compie un percorso molto interessante tra diverse interpretazioni del concetto di amicizia. Le considerazioni fatte negli anni da vari filosofi vengono riprese, analizzate e confrontate, fino ad intersecarle con gli aspetti che caratterizzano i giorni nostri.
E’ interessante il modo in cui l’autore presenta attraverso un linguaggio abbastanza semplice i vari pensieri rapportandoli con la società e il mondo che cambiano, ma individuando allo stesso tempo quelle similitudini che ricollegano elementi base del concetto di amicizia.
Il modo in cui i vari pensieri vengono affrontati accompagna in riflessioni sull’amicizia più o meno complesse, talvolta da rivalutare anche sulla base della propria esperienza personale, ma comunque utili per aggiungere tasselli ad un concetto tanto comune ma spesso poco compreso o confuso come quello del rapporto tra amici.
La lettura del libro deve quindi essere associata a considerazioni personali che permettano di elaborare i pensieri riportati dando un senso ai vari percorsi filosofici, rendendo così la lettura un po’ complessa ma indubbiamente interessante e stimolante per chi ha voglia di entrare più a fondo nel concetto di amicizia.
“Può essere la stessa cosa parlare di persona o farlo attraverso un messaggio?
Forse si possono gettare le basi di amicizie e riflessioni,
ma poi scatta il bisogno di uno scambio concreto,
perché certe sfumature le cogli solo in un confronto diretto,
nella voce, nelle espressioni e nei gesti…
e se c’è un’amicizia il desiderio di cogliere certe sfumature è ancora più forte,
assieme alla voglia di presenza e vicinanza”
(S.R.)