Atti osceni in luogo privato
di Marco Missiroli
anno di pubblicazione: 2015
casa editrice: Feltrinelli
TRAMA
Libero inizia a raccontare la sua storia dall’età di 12 anni quando, poco dopo il trasferimento con la famiglia a Parigi, scopre che la madre tradisce il padre con l’amico di famiglia. Quell’evento lascerà un segno nella sua vita ma darà anche il via al suo progressivo percorso di crescita che lo spingerà a guardare con occhi sempre diversi la particolare immagine della madre, quella sognatrice del padre e gli aspetti di ogni persona che incrocerà sul suo cammino, ma anche e soprattutto di se stesso.
Il percorso che Libero descrive è segnato fin dall’inizio dai suoi approcci alla propria intimità, alla scoperta del mondo femminile, inizialmente attraverso la figura di quella che diventerà la sua cara amica Marie, una bibliotecaria che sarà sua consigliera di vita e di letture, e poi quella di Lunette, il suo primo amore, bramato e raggiunto al di sopra di ogni sua aspettativa.
Un Libero adolescente entra a far parte di quel gruppo di giovani pronti ad “addentare il futuro” che si incontrano al Les Deux Magots dove avrà la possibilità di incontrare e conoscere Jean-Paul Sartre anche grazie a quel padre sognatore che tanto gli aveva trasmesso fin da piccolo e la cui morte lo spingerà a trasferirsi a Milano per iniziare una nuova vita tra gli studi di giurisprudenza e il lavoro sui Navigli all’osteria da Giorgio. Questa nuova città con la sua vita tanto diversa da Parigi, i nuovi amici e il nuovo amore gli permetteranno di comprendere la figura della madre e di trovare la direzione della sua vita.
RECENSIONE
Il libro si presenta come un vero e proprio percorso attraverso la vita di Libero, suddiviso in Infanzia, Adolescenza, Giovinezza, Maturità, Adultità e Nascita, fatto di tutti quegli aspetti che caratterizzano la sua crescita fisica, emotiva ed intellettiva.
Il testo è scorrevole e accompagna in questa evoluzione della figura del protagonista offrendo anche riferimenti al periodo storico in cui si colloca, con una nota di attenzione ai movimenti studenteschi che caratterizzarono la Parigi dell’epoca e una vista sulla Milano degli anni ’80.
La linea principale della storia rimane però concentrata sulla visione della sfera sessuale ed affettiva trasmessa attraverso i pensieri e le sensazioni di Libero, talvolta ansioso di capire il mondo e le emozioni, talvolta concentrato su aspetti più carnali e materiali, descrivendone vari aspetti in modo vero ma non per questo volgare.
“Alla fine uno si sente incompleto ed è soltanto giovane”
(Italo Calvino)